Da crisalide a farfalla
- Selene Zanetti 
- 30 set
- Tempo di lettura: 2 min
Capita, nella vita, di trovarsi di fronte ad un cambiamento o, come direbbe mia madre, ogni sette anni ci si trova di fronte ad un inaspettato cambio di “personalità”, quasi di identità.
Improvvisamente ci si trova a non voler più mettere lo zucchero nel caffè, ma a preferirlo con il latte d’avena quando, fino ad allora, l’unica volta in cui ti eri incrociata con il latte d’avena era durante le sessioni notturne di zapping compulsivo.
Oppure durante i cartoni animati nel doposcuola.
All’improvviso ti ritrovi in posizione laocoontica nel tentativo di infilarti la seconda manica di una camicia che fino al giorno prima ti stava perfettamente.
All’improvviso il tuo stupore è lo stesso di quello che ti prende quando torni a controllare l’impasto della pizza che avevi lasciato a lievitare sotto il canovaccio due ore prima.
All’improvviso cresci e cresci all’improvviso.
Eppure l’adolescenza l’hai salutata qualche decennio primae quel salto improvviso non l’avresti mai messo in conto.

Il tempo passa per tutti e sinceramente non mi piace definire “invecchiamento” questa crescita fisiologica; preferisco considerare questa “acquisizione di saggezza” come l’evoluzione di sé in una versione più matura.
Ecco: questa cosa è capitata e sta ancora capitando a me, ma sotto il piano squisitamente lavorativo.
In poche parole: sono cresciuta.
La mia voce è cresciuta.
Il mio corpo è cresciuto.
La mia consapevolezza artistica, tecnica e vocale è cresciuta.
Il mio repertorio è cresciuto, o meglio, è cambiato, si è evoluto.
In quest’ultimo periodo sono stata assente perché ho voluto prendermi cura e proteggere quella preziosissima crisalide in cui si era trasformata la mia voce.
Ho voluto osservarla, studiarla, testarla, spingerla verso e oltre quei limiti che pensavo fossero invalicabili e che poi si sono trasformati in semplici confini facili da oltrepassare.
Ho provato a ri-indossare quella famosa camicia (vedi sopra) di una taglia più grande, facciamo anche due, e mi sono resa conto che mi ci vedo e mi ci sento proprio bene!

Evolversi in un repertorio diverso da quello che si è sempre affrontato è un vero e proprio un life-changing per un cantante.
È un’apertura verso nuovi mondi, nuovi suoni, nuove opportunità, infinite possibilità ed esperienze, ma al contempo è un momento delicatissimo soprattutto per la voce che è uno strumento sensibile a qualsiasi tipo cambiamento (incluso quello climatico!).
E cosí dopo questi mesi di silenziosa (e, ammetto, tormentata) attesa, sembra quasi una favola raccontarvi che a gennaio sarò al Semperoper di Dresda per il mio debutto in queste nuove vesti vocali.
Sembra una favola raccontarvi che la crisalide diventerà… Butterfly!
P.S. Vi lascio scoprire il resto della mia prossima stagione cliccando su "Agenda" qui in alto.
Ci sono altre cose molto interessanti!!!



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